CAMPO SCUOLA VOCAZIONALE 2023

CARISSIMI PRESBITERI, DIACONI, SUORE, GIOVANI E FEDELI TUTTI: ecco la guida per poter vivere bene la grazia del Campo scuola vocazionale.

Lo vivremo, come centro diocesano vocazioni, da venerdì 4 agosto a domenica 6 agosto, grande festa della Trasfigurazione del Signore.

Il luogo che abbiamo scelto è il CONVENTO DI CERCEMAGGIORE, Madonna della libera,insieme alla comunità Maria stella dell’Evangelizzazione, con i nostri seminaristi diocesani.

Il tema è legato alla figura biblica di RUT, nella sua grande frase di amicizia fedele: “dove andrai tu, andrò anch’io”! (1,16). È lo stesso percorso che stanno facendo i nostri giovani, nelle parrocchie, ma viene seguito con un taglio vocazionale tutto particolare. Molto interessante, poiché questa ragazza, Rut, rappresenta la strada della fedeltà, contrapposta alla strada negativa della fuga, ben evidenziata nel testo biblico dalla figura della sua cognata, Orpa. Così Rut e Orpa sono speculari: la strada della realizzazione nel dono di sé e la strada della paura, nella fuga da se stessa. È il messaggio centrale che vogliamo donare ai nostri ragazzi e giovani: scegliere sempre la strada della Vita, fatta dono di sé!

Invitati: i giovani delle nostre parrocchie e dei gruppi ecclesiali, i ragazzi della catechesi, i chierichetti più svegli, gli alunni delle scuole che coltivano ideali grandi, i nostri amici inquieti e ribelli ma che anelano alla verità, per rispondere alla grande domanda di Gesù: Che cercate? (Gv. 1,38).

La giornata sarà scandita da riflessioni bibliche con la guida del Vescovo, subito attualizzate nelle vostre personali esperienze di dialogo e di confronto leale, accompagnate da bei momenti di preghiera e di vita fraterna.

Sullo sfondo, vi sarà la condivisione di entusiasmo con i ragazzi della GMG, a Lisbona, insieme al Papa Francesco. I giovani della Diocesi CHE VI PARTECIPANO sono una quindicina, guidati da ben 3 nostri preti.

CALENDARIO E PISTE DI CAMMINO

1 – Venerdì 4 agosto, ore 9. 30: “La sorte amara di NOEMI, priva della sua terra di Betlemme e dei suoi figli, Maclon e Chilion, morti giovani. (cfr Rut l, 1-5).

È l’immagine delle nostre fragilità attuali, nelle precarietà esistenziali del mondo giovanile, con le lacrime amare di chi è costretto a lasciare la propria patria, per emigrare, alla ricerca del Pane. Infatti la famiglia di Noemi, nativa di Betlemme che è la “terra del pane”, emigra verso sud, nelle steppe di Moab dove trova lavoro, ma la morte priva Noemi dei suoi due figli giovani. Restano cosi tre donne, sole e sperdute, in lacrime, costrette a cambiare il loro cammino di vita. – Il dialogo ci permetterà di far emergere nel cuore nostro le nostre lacrime amare, senza paure!

Venerdì 4 agosto, ore 16.00: Orpa o Rut? (Rut 1,6-19)

La Vita, nella sua imprevedibilità, ci pone sempre davanti a scelte chiare e nette: con chi stare? Con ORPA, che di fronte al dolore di Noemi, la sua suocera, che decide di ritornare a Betlemme dai suoi, decide di lasciarla da sole. La bacia e fugge. Torna indietro e “mostra la spalle”. Orpa, in ebraico, infatti, vuol proprio signjficare “Colei che mostra la spalle!”.

Oppure con RUT, il cui nome è l’opposto. Significa “amica Fedele! Ed esplode in una dichiarazione, che ci ricorda in certo senso la nostra professione di fede e di giuramento, in occasione del nostro diaconato: “Non insistere con me perché io ti abbandoni e torni indietro senza di te. Dove andrai tu, andrò anch’io. Dove ti fermerai, mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu, morirò anch’io e ivi sarò sepolta” (1, 16-17). È così la verifica della nostra vocazione!

2. Sabato 5 agosto, ore 9.30: “Era il tempo dell’ORZO”. (Rut 2, 1-18)

Dopo le lodi, affronteremo il tema del lavoro di RUT, che decide di spigolare il grano, un lavoro precario e disprezzato, ma che lei riesce a rendere pieno di dignità e ricco di nuove relazioni sociali, commentando il brano Rut 2,1-18.

Sabato 5 agosto, ore 16.00: Booz, la solidarietà fatta scelta definitiva ed organizzata, cioè la vocazione che arriva a scelte definitive e stabili (Rut 2, 19-21).

3. Domenica 6 agosto, ore 9.30: Sull’aia, una notte d’amore, in rispetto e decisionalità: “Stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva”. (Rut 3.1-18). È la scelta definitiva, la sposa che viene scelta dal cielo, come avvenne per Maria, nella sua annunciazione, quando l’angelo le disse: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo!” (Luca 1,35). Il prete come “goel”, che si prende a cuore la sorte di un popolo come suo popolo, sua casa.

Domenica 6 agosto, (ora da precisare): “È nato un figlio a NOEMI!” (Rut 4, 9-21). Con questo figlio di Rut, Obed, anche Noemi, che si faceva chiamare Mara (cioè “amarezza”) nei giorni della sua tristezza esistenziale, ritorna ad essere veramente Noemi, cioè “dolcezza”, perché riempita di doni gratuiti e inaspettati. Così il cuore di un giovane, che sceglie di farsi sacerdote, si vede riempito di grazie inattese e

CONCLUSIONE   

Sintesi del libro: “Benediciamo per il sapiente disegno vocazionale di Dio, che riempie di vita e di gioia, il nostro cuore, nella gratuità del Padre”, per passare dalla amarezza di Mara alla dolcezza di Noemi!

 Alcune note tecniche:

Il campo inizia nell’orario previsto. È bello iniziare tutti insieme e rendere questa esperienza un’attività pienamente residenziale, curando la permanenza al convento.

Il costo per i giovani è di 40 euro. Le parrocchie siano solidali.

Le comunità religiose e parrocchiali ci seguano con la preghiera, per avere buoni frutti nel tempo ed essere veramente come Noemi e Rut.

Campobasso, 11 luglio 2023, festa di san Benedetto Abate.

 

+ p. Giancarlo, Vescovo