Carissimi presbiteri e diaconi,
Grazie della vostra presenza, segno di coraggio e di speranza, specie in questi giorni segnati da tanti momenti di fatica e di tristezza, come la presenza del covid sempre insidioso, la crescita dei prezzi delle utenze di luce e gas che si abbattono sui poveri, con un ricorso affannoso agli aiuti della Caritas. Non manca poi sullo sfondo la minaccia della guerra in Ucraina. Mai come ora è profetico ripetere le parole illuminate di Papa Benedetto XV, quando ha definito (1 agosto 1917) la prima guerra mondiale come una ” inutile strage”. Proprio per questo, siamo invitati fortemente a pregare per la pace. E sempre un grande Grazie vada alla casa che ci accoglie e ancor più alla figura di Padre Mariano, cappuccino, che ci dona la meditazione, intorno alla lettera di Giacomo.
A questo proposito, come vedete è nelle vostre mani il bel libretto, frutto del mio lavoro intenso di meditazione e di preghiera, attualizzando i testi profetici della lettera di Giacomo, che per una singolare coincidenza sono proprio i testi biblici della prima lettura della messa di queste due settimane.
Il libro è molto curato, anche con coloratissime rappresentazioni pittoriche (spiegate a pagina 7), a me suggerite da brave collaboratrici. Vi è dato come dono per la vostra meditazione e preparazione. Voi, a vostra volta, siete invitati a presentarlo ai vostri Fedeli. Tutti insieme, in questo ritiro studieremo le modalità con cui diffonderlo, perché sia la parola di riflessione, seria è chiara ma anche consolante, per la vicina Quaresima. Il costo è un’offerta di 3 euro!!!
Oltre al libro su Giacomo, avete in mano anche la ricca meditazione che ci ha dettato padre Vincenzo Grossano nel precedente ritiro di gennaio, sulla figura di san Giuseppe. Grazie alle nostre collaboratrici in curia, è possibile avere questo libretto, stampato nella nostra copisteria in Curia. Penso che ci potrà molto servire per il prossimo mese di marzo, il mese dedicato proprio a San Giuseppe. Fatene tesoro secondo le vostre possibilità e le richieste delle vostre comunità.
DALLE NOSTRE COMUNITA’
1 . – Inizio con una nota di dispiacere per la caduta di un bel tratto del fregio dal soffitto della chiesa di San Giuliano del Sannio. La scoperta è stata fatta dal parroco, don Adriano, entrando in chiesa, nel pomeriggio di domenica 6 febbraio. Si badi, che la messa ultima si era celebrata poche ore prima. La caduta, in un punto dove i fedeli sono sempre tanti, avrebbe causato gravissimi problemi. Nel benedire il Signore per questo dono che sa di grazia, ci uniamo a quella comunità che si vede privata per un periodo, forse lungo, della propria chiesa parrocchiale. Per fortuna, in estate, avevano sistemato la chiesetta secondaria di San Rocco, posta in alto, in un luogo panoramico. Questo permette a loro di poter celebrare in uno spazio dignitoso, dal sapore antico, così da poter dare comunque alla comunità un luogo di culto molto bello.
2 .- In questi due giorni di febbraio, il 15 e il 16, ci troviamo come Vescovi della CEAM, nella sede di Larino per la conferenza trimestrale. Siamo tutti riuniti per discutere molteplici temi importanti: Le ricadute sinodali, la riflessione che la CEI ci chiede sui padrini in una fase di rilancio e di rivalorizzazione, i tribunali ecclesiastici, il seminario di Chieti. E’ bello poter vivere un paio di giorni insieme come Vescovi, in fraternità e letizia, cioè le condizioni che ci permettono una maggior progettualità pastorale per le nostre terre di Molise e Abruzzo.
3 . – Nello stesso tempo sento la gioia di poter partecipare sabato 26 e domenica 27 di questo mese all’incontro di Firenze sul Mediterraneo. E’ promosso dalla CEI, su spinta del Cardinale Bassetti, per permettere alle nostre Confessioni cristiane di essere fattore di unificazione e di pacificazione all’interno del Mediterraneo, perché il Mediterraneo non sia più il cimitero più triste dell’Europa, come lo ha definito Papa Francesco. Vi porterò nel cuore, ciascuno di voi, al Papa, Poi, riporterò a voi la voce del Papa e dei vescovi che, nel cuore di Firenze, città della pace per merito del grande sindaco La Pira, sanno lanciare scelte di pace coraggiose e alternative. Monito ad un mondo che cerca la sovranità in modo arrogante.
4 . – La salute dei nostri presbiteri é varia, in questo momento. In ospedale, sono ricoverati due sacerdoti della nostra diocesi. In primo luogo preghiamo intensamente per Don Giovanni Cerio, che ha seri problemi di nefrologia, molto molto seri. Poi è in via di ripresa don Michele Tartaglia, ricoverato alla Cattolica, per il suo ben noto malessere ai piedi, che lo vede ferito, bisognoso di cure specialistiche. Ora sta meglio, la febbre è passata; la ripresa sarà però lunga. Preghiamo molto anche per lui. Ecco perché la meditazione di oggi, a lui inizialmente affidata, viene svolta da Padre Mariano. Invece, resta sempre nella casa di riposo Pistilli in città, don Mario De Libero, anziano ma molto vivace e saggio. E visto che non si può entrare, la sua presenza tra gli anziani è provvidenziale, perché può celebrare per loro, mettendosi a disposizione anche per le confessioni e la benedizione. Quando saranno riaperte le porte delle case di riposo, vi invito ad andare a trovarlo, perchè sarà contentissimo! E ne saremo edificati!
5 . – Sono ripresi gli Esercizi spirituali anche in case di preghiera ben note, richiamo da sempre per la contemplazione, come Bose, dove in questi giorni stanno facendo gli esercizi due nostri presbiteri, Don Rocco di Filippo e don Luigi di Nardo, da Lunedì 13 a venerdì 18 di febbraio. E’ una bella notizia per entrambi. Sa di ripresa, fisica e spirituale.
6 . – Prepariamo il nostro cuore e il cuore delle nostre comunità all’esperienza santificatrice della Quaresima. Abbia qualcosa di nuovo, di inedito, di profetico la Quaresima di quest’anno. In primo luogo puntiamo sulla formazione biblica, valorizzando la lettera severa ma chiarificatrice di Giacomo, per poi preparare il cuore nostro all’accoglienza del cammino del sinodo, sia a livello di diocesi che di Chiesa universale. Non manchi un cuore di solidale vicinanza, frutto di grande empatia, come il buon samaritano che passando si ferma, per soccorrere i feriti dalla situazione di povertà accresciuta. Tanti stanno perdendo il lavoro, altri vivono in condizioni difficili perché non riescono a pagare le utenze di luce, acqua e gas. Il cuore nostro e il cuore delle nostre comunità sia aperto, anche insegnando a tutti quella santa sobrietà che ci rende capaci di vivere da poveri secondo lo spirito delle beatitudini,prendendo un netto distacco dalla logica dei ricchi, evitando certe nostre presenze nei ristoranti! Un segno pastorale della centralità della Parola sarà la costituzione del gruppo lettori, in ogni parrocchia come richiede il nostro Sinodo (proposte P 30-35).
7 . – Cresce la nostra Comunità monastica di Faifoli, vero segno profetico del nostro cuore. Il 25 di Marzo la novizia Antonella farà la sua prima professione religiosa. E’ un segno efficace, poiché ella è del Molise, proviene dalle due parrocchie di Tufara (dove è nata e dove vivono i suoi genitori) e da Gambatesa, dove si è formata. Ricordiamole nelle nostre preghiere, portiamo a far loro visita i ragazzi che si preparano alla Cresima (cfr Liber Sinodalis, n 117/h, p. 183), suggeriamo un colloquio con loro alle coppie in crisi, sosteniamole nelle loro necessità economiche, anche comprando le ottime uova delle loro galline, allevate in modo biologico.
Prossimi appuntamenti
8 . – Riprende l’adorazione alla Chiesa della Libera, il sabato sera (20.30-22), quasi in coincidenza con l’apertura delle discoteche. Ecco i turni di animazione: i Seminaristi, il primo sabato del mese, il gruppo “Gioia piena” il secondo sabato; le Consacrate e suore, il terzo, mentre è affidato alla nostre parrocchie, a scelta, il quarto sabato del mese.
- – Le aree pastorali. Venerdì 18 si incontra l’area quarta degli Uffici pastorali, sulla famiglia che trasmette la fede (Uffici famiglia, catechesi, scuola, missioni) mentre mercoledì 23 ci sarà l’incontro della sesta area, il dolore consolato in Maria, con gli uffici Caritas, salute, carcere e migranti e il Progetto Policoro. Inoltre, la quinta area, cioè le vette attrattive per i giovani, si incontra venerdì 25, con questi Uffici: Vocazioni, ministranti, università, giovani. Tutti gli incontri sono alle ore 19.00, in Curia. Grazie della concreta perseveranza.
- – L’inizio della Quaresima (2 marzo, ore 8.00) lo vivremo in ospedale, nel reparto di Rianimazione, come ogni anno. E’ un coraggioso segno di speranza, specie ora, tempo segnato da lutti proprio in quel reparto. Ma è anche un luogo che ha visto anche tanto zelo e passione, sia da parte dei medici, infermieri e tecnici che dei nostri cappellani!
- – Mi metto a vostra disposizione per presentare il libro su Giacomo, per poter entrare bene nel cuore della sua Lettera. Così farò giovedì 3 marzo, alle ore 18.00, presso il Seminario Diocesano Missionario, a Sepino, dialogando con la decina dei nostri Seminaristi, che si stanno formando al Sacerdozio.
Grazie della preziosa vostra collaborazione. Il Signore ci faccia vivere bene questo tempo di conversione
Vostro, p. GianCarlo, Vescovo