CS 20 -02 Cultura e Formazione, dibattito su documento del Papa e Grande Imam sulla Pace

 

Prot. Int.  2019  /  20  – 02

COMUNICATO STAMPA

 

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Cultura e Formazione.  Per ciclo “I dialoghi della dignità”: dibattito sul documento siglato tra il Pontefice e il Grande Imam, sulla Pace

La fratellanza genera il dialogo tra le diversità riconciliate

Campobasso. Per il ciclo di incontri Hereditatem, “I Dialoghi della dignità”, un programma promosso dalla Scuola di Cultura e Formazione “G. Toniolo” dell’arcidiocesi di Campobasso diretta dalla prof. ssa Ylenia Fiorenza, lunedì 25 febbraio 2019 presso l’auditorium Celestino V, in via Mazzini, 80 a Campobasso, alle ore 18,30,  avrà luogo  il dibattito sul documento “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. Il documento, oggetto di studio della serata, è stato  firmato  di recente da Sua Santità Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar Ahamand al-Tayyb, in occasione del Viaggio Apostolico del Pontefice negli Emirati Arabi Uniti. L’incontro, promosso in collaborazione con la Pastorale Sociale del Lavoro e la Caritas, vedrà come relatore principale il prof. Matteo Luigi Napolitano, docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi del Molise e Delegato Internazionale del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.  Interverrà, inoltre, l’arcivescovo metropolita di Campobasso, mons. Giancarlo Bregantini , con un riflessione sull’abbraccio tra Islam e Cattolicesimo, a ottocento anni del famoso incontro tra Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik alKāmil. Nel corso dell’incontro e del successivo dibattito sarà affrontata la questione della “terza guerra mondiale a pezzi”, alla luce dell’appello che il Papa e l’Imam hanno rivolto ai leader religiosi e politici mondiali “di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace”.  “Porre fine alle guerre, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e morale che il mondo attualmente vive” è la sollecitudine del Pontefice affinché lo storico Documento divenga “oggetto di ricerca e di riflessione in tutte le scuole, nelle università e negli istituti di educazione e di formazione, al fine di contribuire a creare nuove generazioni che portino il bene e la pace e difendano ovunque il diritto degli oppressi e degli ultimi”.

L’Addetto Stampa  

Rita D’Addona

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