ASCOLTARE, ATTUALIZZARE E PRATICARE LA PAROLA DI DIO
di Luigi Malvatani
La veglia missionaria è un evento che ogni ottobre unisce la comunità diocesana con la speranza di condividere messaggi di amore, solidarietà e fede.
Quest’anno il Centro Missionario Diocesano ha organizzato una serata speciale presso la Cattedrale di Campobasso dedicata alla missione, un’occasione per ascoltare, attualizzare e praticare la parola di Dio che non conosce confini.
Il tema della serata è stato “Un banchetto per tutti i popoli” e l’’invito rivolto a tutti è stato di passare dal banchetto dell’accumulo, del consumismo e dell’individualismo a quello della condivisione, dell’essenzialità e della fraternità.
Pochi ma essenziali i simboli che hanno caratterizzato la veglia del 26 ottobre: la croce missionaria decorata con drappi e ai suoi piedi 5 candele ad indicare i 5 continenti, un allestimento semplice per lasciare spazio alla riflessione, alla preghiera e alla testimonianza.
La serata si è aperta con una breve introduzione del nostro Arcivescovo mons. Biagio Colaianni, che ha parlato dell’importanza della missione nel mondo contemporaneo e di un rinnovato senso di missione. Ha esortato ad un ripensamento dell’idea di missione, da intendere non soltanto come ciò che riguarda i lontani perché la missione è anche missione di prossimità, quella missione che mons. Colaianni ha definito “missione della porta accanto” invitando a pregare per coloro che sono in terre lontane, ma soprattutto per quei laici che non hanno a cuore l’evangelizzazione del mondo con la speranza di sensibilizzare il laicato ad evangelizzare nella Chiesa, senza delegare.
Uno degli aspetti più coinvolgenti della veglia è stata la possibilità di ascoltare esperienze legate alla missione, quelle che cambiano la vita, trasformano il cuore e aprono gli occhi su realtà lontane dalla nostra quotidianità. Irene, una giovane volontaria italiana, ha intrapreso un viaggio straordinario in Romania, dove ha potuto toccare con mano la fragilità e la bellezza della vita. Quella che inizialmente sembrava un’avventura si è rivelata un incontro profondo con i bambini lontani dalle nostre comodità e dai nostri banchetti dell’accumulo, ha capito quanto fosse potente l’amore che stava dando e ricevendo, gli abbracci dei bambini, i loro sguardi pieni di quell’incredibile miscela di innocenza e saggezza, erano doni inestimabili.
Il racconto di Irene non è stato solo una cronaca, ma una testimonianza vivente di fede e speranza, ricordando a tutti il potere trasformativo dell’amore e della solidarietà, lasciando un’impronta indelebile nei cuori di chi l’ha ascoltata.
Un altro momento molto importante è stato il conferimento del mandato missionario da parte dell’Arcivescovo a cinque nuovi operatori pastorali, segnando così l’inizio di un percorso ricco di speranza e opportunità per la nostra comunità. Questo evento non è stato solo una formalità, ha rappresentato una chiamata profonda e una nuova responsabilità, un invito a portare la luce del Vangelo nei cuori e nelle vite delle persone.
Ognuno di loro porta con sé una storia unica, una relazione personale con Dio e un desiderio ardente di servire gli altri. Dopo che erano stati annunciati, l’Arcivescovo li ha accolti con un gesto simbolico, una piccola croce missionaria posta tra le loro mani, trasmettendo loro non solo la sua benedizione, ma anche la forza necessaria per affrontare le sfide della missione.
La veglia missionaria ha dimostrato come la comunità possa unirsi per un obiettivo comune, alimentato dalla fede e dall’amore per il prossimo, ma è fondamentale che tutti portino con sé i messaggi e le emozioni vissute, trasformandoli in azioni quotidiane. Ogni singolo gesto, per quanto piccolo, può fare la differenza nella vita di qualcuno. Avanti così, con coraggio e determinazione, per costruire un mondo migliore, dove ciascuno abbia la propria voce e possa contribuire al bene comune.
La missione continua, e ognuno di noi è chiamato a farne parte.
Il 23 marzo, la Diocesi di Campobasso-Boiano ha celebrato la Giornata dei Missionari Martiri presso la Chiesa della Libera, presieduta da S.E. Mons. Biagio Colaianni. Questo evento è stato un momento di riflessione e preghiera, in cui si è ricordato il sacrificio di coloro che, con la loro vita, hanno testimoniato l’amore di Dio attraverso l’annuncio del Vangelo e il servizio ai più bisognosi.
In questo periodo di Quaresima, siamo chiamati a contribuire concretamente ai progetti di sviluppo nei luoghi più bisognosi, portando speranza e costruendo un futuro più giusto e dignitoso per tutti. La riflessione e il momento di preghiera vissuti sono stati un forte stimolo a rinnovare il nostro impegno nella solidarietà, affinché l’amore di Cristo possa raggiungere ogni angolo del mondo.