UFFICIO DIOCESANO PASTORALE DELLA CULTURA

L’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura dell’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano è un punto di riferimento per promuovere il dialogo tra fede e cultura. In un territorio ricco di storia, tradizioni e arte, l’Ufficio si impegna a valorizzare le radici culturali locali e a rispondere alle sfide del presente, mettendo il Vangelo al centro della riflessione e dell’azione.
Cosa fa l’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura?
L’Ufficio lavora per:
  1. Favorire il dialogo culturale e religioso: Promuove iniziative che incoraggiano l’incontro tra diverse culture e tradizioni religiose, valorizzandone la diversità.
  2. Custodire il patrimonio culturale: Si occupa della conservazione e della valorizzazione di chiese, opere d’arte e tradizioni popolari, strumenti preziosi per trasmettere la fede.
  3. Offrire formazione culturale: Organizza incontri, corsi e attività per aiutare le persone a riflettere sul rapporto tra fede, cultura e società contemporanea.
  4. Promuovere eventi artistici e culturali: Attraverso concerti, mostre e spettacoli, crea spazi di incontro tra arte e spiritualità, rendendo accessibile il messaggio cristiano a tutti.
Iniziative dell’Ufficio
  • Settimane della cultura: Momenti di approfondimento e dialogo su temi attuali che coinvolgono esperti, artisti e la comunità.
  • Collaborazioni con le scuole: Progetti educativi che aiutano i giovani a scoprire il valore della cultura e delle tradizioni del territorio in relazione alla fede.
  • Rilancio delle tradizioni popolari: L’Ufficio sostiene feste religiose, riti e canti popolari che raccontano la storia e l’identità della comunità locale.
Un ponte tra fede e cultura
L’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura si impegna a rendere la cultura uno spazio di incontro e dialogo. Non si limita a custodire il passato, ma cerca di attualizzarlo, offrendo strumenti per comprendere meglio la società di oggi alla luce del Vangelo.
In un contesto come quello di Campobasso-Bojano, questa attività rappresenta un’occasione unica per far sì che la Chiesa sia vicina alle persone, accogliente e capace di dialogare con tutti, credenti e non. Attraverso le sue iniziative, l’Ufficio mostra che fede e cultura non sono mondi separati, ma si arricchiscono a vicenda, creando un percorso comune di crescita e speranza.

Elenco dei membri

Informazioni

Direttore: Sac. Michele NOVELLI
 
EQUIPE CULTURA
PATRIZIA ORIENTE
Vice Preside Liceo Artistico Manzù
patrizia.oriente@gmail.com
 
ALESSIA ESPOSITO
Direttrice Scuola di Danza “Master Dance”
alessiaesposito.s@virgilio.it
           
ROBERTO SACCHETTI
Prof.  in pensione – Regista – Scrittore
robertosacchetti@alice.it
cell.    338. 268. 07. 72
 
LUCIANO RIVELLINO
Direttore Teatro Savoia
rivellino67@gmail.com
 
LAURA POTITO
Editrice – Gallerista
regiaedizioni@virgilio.it
 
ANGELA DÌ BIASE
Docente Liceo Musicale Galanti
angela_dibiase@virgilio.it
cell.    338.181.05.73
 
GIOVANNI FABBROCINO
Docente UNIMOL – BENI CULTURALI
 
CARLO MIELE
Studente al Conservatorio Perosi
 
VALENTINA CAPRA
Ingegnere – Giornalista
valentinacapra@tiscali.it
 
AMBITI
CONVEGNI, CINEMA, TEATRO
Direttore: Sac. Michele NOVELLI
BIBLIOTECA E MUSEI
Direttore: Sac. Michele NOVELLI
GIORNALE “INTRAVEDERE”
Direttore: Mons. GianCarlo BREGANTINI
Addetto: Sac. Michele NOVELLI
ARTE SACRA E BENI CULTURALI
Direttore: Sac. Marco FILADELFI
Segretario: Arch. Alberto DI TOMMASO
STORIA
Direttore: Sac. Nicola MAIO
PRESENTAZIONE
Come interessare i piccoli all’evento del Giubileo?
Niente di meglio che un gioco. Un gioco che li intrighi, li interessi e faccia loro scoprire ogni aspetto della ricca opportunità che un Anno Santo porta con sé.
Nasce quindi “GIUBILANDO”, sulla falsa riga dei molti altri giochi da tavolo che si trovano in commercio. Ma molto più ricco di un semplice gioco “passatempo”, perché si prefigge di esplorare ogni aspetto che caratterizza un Anno Giubilare.
Innanzitutto, la riscoperta della Bibbia, in specie dei Vangeli. I giocatori sono chiamati a dare un volto ai grandi protagonisti della Bibbia, a personaggi famosi (Mosè, Abramo, ecc.) e a quelli meno noti (Gedeone, Melchisedech, ecc.), nonché a donne di rilievo (Ester, Rut, Sara, Rachele, ecc.).
I giocatori hanno a disposizione un Vangelino che saranno chiamati a consultare quando verrà loro posta una domanda. Un utile approccio materiale al sacro testo, da maneggiare confidenzialmente.
L’intento didattico prosegue con l’inserimento nel gioco di figure di alto rilievo religioso e sociale (i Testimoni di Pace), come Madre Teresa, Martin Luther King, Tonino Bello, e svariati premi Nobel per la Pace.
Altro orizzonte aperto è quello della Storia dei Giubilei, alla cui domanda i giocatori dovranno rispondere con un “Vero o Falso”.
Nel loro percorso di gioco, i concorrenti incontreranno finestre che rimandano ai significati del Giubileo, come il PELLEGRINAGGIO (Via Francigena, Via per Gerusalemme, El Camino de Santiago), la visita alle Basiliche Maggiori di Roma, ai Santuari più famosi della Madonna.
Attenzione è prestata anche alle altre Confessioni Cristiane (Anglicani, Protestanti, Ortodossi), unite ai Cattolici per l’unica fede in Cristo e per la comune accettazione della Bibbia.
Campeggia all’inizio del gioco l’immagine di Cristo Alfa e Omega, inizio e fine di ogni cosa (compreso il gioco), cui fa da specchio l’immagine di Papa Francesco, suo Vicario in terra.
Auspichiamo che GIUBILANDO possa essere un ottimo sussidio per l’Insegnante di Religione, per il Catechista, per l’Animatore di gruppi giovanili, e possa dar loro lo spunto per ampliare i temi giubilari.
Per rendere bello e attraente il gioco, ci siamo avvalsi dei disegni di Cesar Lo Monaco, insigne fumettista torinese di fama internazionale.

SCARICA PER CONOSCERE IL GIOCO LA BROCHURE GIUBILANDO,pdf

GLI STRUMENTI DEL GIOCO

IL TABELLONE

LE CARTE

COME SI GIOCA

Papa Francesco ha indetto per il 2025 l’Anno Santo della Salvezza. È un’occasione unica per il popolo di Dio per cogliere questo momento di Grazia e riflettere, approfondire i temi della fede. In particolare, per i giovani, questo Anno può rappresentare l’opportunità per una catechesi biblica, un contatto diretto con la Parola di Dio.
OBIETTIVI
La maggior valenza di questo gioco sta nel proporsi come sussidio in mano all’Insegnante/Animatore per un “Incontro” educativo/formativo sul tema del Giubileo. La stessa valenza educativa si ottiene se “Giubilando” viene giocato privatamente o in famiglia.
Il gioco offre la possibilità di:
  • prendere confidenza con il Vangelo, consultandolo direttamente
  • riscoprire i grandi Personaggi della Bibbia
  • confrontarsi con i Testimoni di pace di ogni fede
  • scoprire elementi di storia del Giubileo
TARGET
Il gioco è nato per ragazzi preadolescenti (anni 8-14). Niente vieta utilizzarlo per ogni categoria di persone, in quanto l’approccio alla Parola di Dio è urgente per ogni fedele sprovvisto di conoscenze bibliche.
L’ideale è giocarlo in gruppi (squadre formate da un massimo di 3/4 elementi) per creare un clima di collaborazione.
IL TABELLONE
Come altri Giochi di Società, si gioca intorno a un Tabellone quadrato, in cui figurano 32 caselle lungo il perimetro, con diverse possibilità (avanti – dietro – stop), con i simboli di:
  • Cristo Alfa e Omega
  • Papa Francesco
  • 1 Angelo Custode
  • Il Maligno
  • 4 basiliche romane
  • 4 santuari mariani
  • 3 itinerari del Pellegrino
  • 3 Confessioni Cristiane
  • 4 Carte Vangelo
  • 4 Carte Bibbia
  • 2 Carte Jolly
  • 2 Carte Giubileo
  • 2 Fiche Indulgenza
  • mazzi di carte al centro, negli appositi spazi:
  1. Personaggi della Bibbia (rispondere a una domanda triplice)
  • 30 carte di Primo Livello
  • 30 carte di Secondo Livello
  • 30 carte di Terzo Livello
  1. Frasi del Vangelo (cosa non va) (sul Vangelino, cercare la frase esatta)
  • 30 carte di Primo Livello
  • 30 carte di Secondo Livello
  • 30 carte di Terzo Livello
  1. 30 Domande chiuse sulla storia del Giubileo (Vero-Falso)
  2. 30 Carte di Personaggi-Testimoni di Pace (es. Madre Teresa, M. L. King, Gandhi, Bello…) (fungono da Jolly)
SUSSIDI
La scatola contiene: IL KIT
  • ° un Vangelino
  • ° 4 mazzi di carte
  • ° un dado
  • ° 4 segnaposti
  • ° una clessidra segnatempo
  • ° il tabellone
  • ° gettoni segnagiri
  • ° fiches delle indulgenze
    GIUBILANDO: IL GIOCO PER L’ANNO SANTO 2025
    un fascicolo-guida su cosa è il gioco
    TABELLA – REGOLAMENTO
    un cartoncino con le regole per giocare
    VADEMECUM: GIACOMINO IL PELLEGRINO
    un fascicolo ad uso dell’Animatore che lo abiliti a commentare i vari aspetti del gioco.
PARTECIPANTI
Per quanto sia possibile partecipare a questo gioco in un numero imprecisato di concorrenti, tuttavia l’optimum sarebbe una partita con almeno 4 concorrenti.
Ancor meglio una partita con la partecipazione di 4 squadre composte da un qualsiasi numero di concorrenti.
Non è possibile giocare solamente in 2.
Se si gioca in una classe, è ipotizzabile collocare il tabellone in verticale, appoggiandolo a una lastra metallica. I segnalini dovranno essere dei magneti. Carte, gettoni, fiches sono poggiati sul tavolo.
REGOLAMENTO
  1. Premessa:
    • Per ottenere il più ampio obiettivo, si consiglia di far presiedere al gioco un Animatore (Adulto – Catechista – Insegnante…). A lui/lei spetta leggere le domande e verificare le risposte. Avvalendosi del Vademecum, può commentare le varie fasi del gioco.
      A seconda dell’età dei giocatori, decide quale mazzo di carte (difficoltà 1°, 2°, 3° livello) mettere sul tavolo.
    • Tuttavia, è possibile giocare anche tra pari età.
      È designato a raccogliere una carta dal mazzo e leggere la domanda il giocatore che si trova di fronte a chi è caduto in una delle caselle che prevedono domande (Bibbia – Vangelo – Giubileo).
    • Durata del gioco: L’Animatore (o i giocatori tra di loro) fissano la durata del gioco. Si può scegliere di farlo durare a tempo (es. un’ora…) o dopo un certo numero di giri (il giocatore che ha raggiunto per primo quel numero di giri vince la partita).
    • Regola generale: Non è consentito occupare la stessa casella in più giocatori. Pertanto, quando un giocatore finisce in una casella già occupata, costringe l’occupante a indietreggiare fino alla prima casella libera.
    • Si gioca con un solo dado a 6 facce (da 1 a 6).
    • Ogni giocatore che cade in una qualsiasi casella deve eseguire quanto il Regolamento richiede, pena la squalifica dal gioco.
    • La carta Jolly – Testimoni di pace va conservata dal giocatore che l’ha conquistata; va letta a voce alta; consente al possessore di metterla in gioco per evitare un pericolo (es. scambia con l’ultimo – fermo un giro).
    • La carta Indulgenze (S. Pietro-Chiavi) consente di prelevare la fiche delle Indulgenze e va conservata. Allorché se ne possiedono 2, può essere scambiata con un Jolly.
TABELLA REGOLAMENTO
  1. CRISTO ALFA E OMEGA
    Gesù inizio e fine della Storia. È l’inizio e la fine del giro. Se ci capiti sopra o lo scavalchi, guadagni un giro (Gettone Nobel).
  2. SANTUARIO DELLA MADONNA DI CZESTOCHOVA
    La Madonna ti ha fatto una grazia: Avanza di 3 caselle.
  3. INDULGENZA
    Guadagni una fiche di Indulgenza.
  4. PELLEGRINAGGIO: “EL CAMINO DE SANTIAGO”
    Buon Cammino: ancora un tiro.
  5. SAN GIOVANNI – DOMANDA SUL VANGELO
    L’Animatore (o il concorrente dirimpettaio) prende una carta dal mazzo Vangelo, pone la domanda e verifica la risposta. A risposta esatta avanza fino al prossimo Evangelista d’angolo. Se è errata o fuori tempo, rimane al suo posto.
  6. CONFESSIONI CRISTIANE: CHIESA ANGLICANA
    Vai alla casella della Bibbia più vicina.
  7. ROMA: BASILICA DI S. PAOLO FUORI LE MURA
    Fermati un giro a contemplare.
  8. JOLLY: TESTIMONI DELLA PACE
    Prendi una carta Jolly, leggi e conservala.
  9. IL MALIGNO
    Scambia la tua posizione con l’ultimo.
  10. DOMANDA SULLA BIBBIA
    L’Animatore (o il concorrente dirimpettaio) prende una carta dal mazzo Bibbia, pone la domanda e verifica la risposta. A risposta esatta avanza di tante caselle quante indica la carta (da 1 a 6). Se la risposta è errata, rimane al suo posto.
E così via per tutte le caselle del tabellone. Puoi continuare con il resto, seguendo lo stesso schema, o aggiungere le fasi di gioco come richiesto.

"Lasciate che i bambini vengano a me" Mc 10,2-16

IL “CORPUS DOMINI”UNA FESTA IDENTITARIA PER CAMPOBASSO

La Sagra dei Misteri rappresenta la festa più nota e amata del capoluogo, che si svolge dal 1768. La parte centrale che rende questa manifestazione unica è la sfilata mattutina dei cosiddetti «Misteri»: vere e proprie strutture portanti create dal noto scultore Paolo Saverio Di Zinno. Tali strutture sono modellate, grazie alla flessibilissima e resistentissima lega realizzata dallo stesso Di Zinno, in modo che possano reggere il peso dei figuranti, cittadini che ogni anno volontariamente si rendono disponibili per la sfilata, dai bambini agli anziani.

Ogni struttura rappresenta e celebra un «mistero» della Bibbia o un santo. In tutto sono 13 e ognuno di essi è portato a spalla da altri volontari.

IL PROGETTO DEL MUSICAL

Tra le tante iniziative che arricchiscono la festa del CORPUS DOMINI a Campobasso, ne manca una che coinvolga particolarmente i GIOVANI, ed offra loro la possibilità di esprimersi nell’ambito teatrale, musicale e coreografico per rendersi protagonisti dell’evento: IL MUSICAL dei MISTERI.

Per questo l’Ass. Sopraitetti aps, sotto l’egida dell’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, in collaborazione con altri Enti e Associazioni, Scuole e Parrocchie della città, ha allestito il Musical: “La Magia dei Misteri” SPETTACOLO IN 8 QUADRI al Teatro Savoia8-9 maggio 2025

FINALITÀ

Pur mirando alla realizzazione di uno spettacolo con tutti i crismi della professionalità, ad alto livello di impatto, lo scopo primario di questo Progetto è quello di fornire ai Giovani che ne saranno coinvolti un itinerario educativo e formativo sulla realtà dei Misteri, ovvero di una tradizione da radicare nelle nuove generazioni, in modo che siano pienamente consapevoli della ricchezza che esprimono e dei valori popolari che racchiudono.

LA FORMULA

Partendo dall’obiettivo di utilizzare il Teatro come “Efficace strumento di Educazione e di Conoscenza” nei confronti dei Giovani di questa città, la formula proposta è quella di un “TEATRO SINODALE”.

La formula prevede il maggior coinvolgimento possibile di partecipanti, in primis della fascia giovanile, coadiuvati da adulti come Animatori ed esperti dell’allestimento.

Quindi la sceneggiatura dell’intero spettacolo viene suddivisa in quadri, autonomi tra di loro, ma legati da un fil rouge che lo rende unitario. Sono previsti questi quadri:

PROLOGO

FRANCESCO SAVERIO DI ZINNO

S. ISIDORO

ABRAMO

S. CRISPINO

S. MARIA MADDALENA

S. MICHELE

S. CUORE

COINVOLGIMENTO

Trattandosi di un Musical, il primo Istituto Superiore ad essere coinvolto è il Liceo Musicale GALANTI. Ad esso si chiede la composizione delle musiche e l’esecuzione orchestrale.

  • Al Liceo Artistico Manzù sono affidate le scenografie.
  • Alla Scuola di danza «Master Dance» le coreografie.

Partecipano anche

  • I bambini della Vª D della Scuola Elementare Montini
  • I bambini della Vª Elementare dell’Istituto delle Immacolatine
  • L’Oratorio della Parrocchia Sacro Cuore
  • Il Gruppo teatrale «Oriento me»
  • Il Gruppo teatrale «La bottega dell’Attore»
  • Il Gruppo Folkloristico «Giuseppe Moffa» di Riccia
  • I costumi provengono da varie collaborazioni
  • I Services sono della Ditta Michele Vitale

Una sfida controcorrente

Una diceria (con un bel fondo di verità) racconta che il Molisano sia individualista, sospettoso, poco incline alle collaborazioni, che gli basta coltivare il proprio orticello, non fidandosi dell’altro, considerato il rivale che ti vuol fare le scarpe, magari rubarti l’idea.

Come molisano e campobassano mi ribello alla diceria e mi piace dimostrare il contrario. Ho sperimentato che non è facile coinvolgere gruppi e persone in un unico progetto; ancora molte ritrosie, entusiasmi immediati e subito rientrati; scarsa disponibilità a concedere il proprio tempo per qualcosa che è nuovo e non consolidato. Specie in ambito ecclesiale la parola «Sinodale» è una pia esortazione di Papa e Vescovi.

Tuttavia, «uomini e donne di buona volontà» ci sono, magari nascosti, tacitamente in attesa di essere sollecitati e coinvolti. Ci sono buoni talenti con un alto livello di professionalità che non temono il confronto e l’affidarsi, riconoscere e collaborare con l’altrui talento.

Su questo convincimento radicato, nasce la sfida di allestire un musical con molti partecipanti, ognuno mettendo a disposizione gratuitamente le proprie qualità.

La Magia dei Misteri mette insieme più di 250 partecipanti, in larghissima parte giovani, a dimostrazione che le nuove generazioni sono più aperte di quelle dei loro nonni.

Tu che leggi sei invitato!

✔ Per riscoprire le nostre radici in modo creativo

✔ Per dare voce ai giovani e alle loro passioni

✔ Per costruire insieme una comunità che collabora, sogna e crea

«Un musical sinodale che coinvolge oltre 250 partecipanti, in gran parte giovani, per riscoprire e tramandare la tradizione dei Misteri di Campobasso attraverso teatro, musica e danza»

 

 

La Magia dei Misteri:

un viaggio tra tradizione, arte e meraviglia

di Roberto Sacchetti
 

Lo spettacolo La Magia dei Misteri è andato in scena le sere dell’8 e 9 maggio con grandissimo successo, grazie alla sua natura varia, fantastica e poetica. Il nostro desiderio di creare la magia dei Misteri si è realizzato in un’esperienza di cui gli spettatori, nei successivi commenti, hanno ripetutamente sottolineato l’incanto creato da colori, musica, danza, recitazione e dalla partecipazione anche di bambini in tenera età.

Protagonista principale è stato il Liceo Musicale «Galanti», con i suoi orchestrali e docenti, integrati dalla leggera e fluida opera della scuola «Master Dance», in cui ho riconosciuto una dote singolare di suggestiva naturalezza. Dalla stessa scuola è giunto il contributo unico di un piccolo San Michele che affrontava il Drago (la sua mamma, bravissima maestra di danza) e una bambina di tre mesi, nelle braccia della madre (Maria, nello stesso quadro). Completavano questa struttura portante le favole recitate dagli alunni della Scuola Primaria «Montini» e le evoluzioni ludiche di quelli della Scuola delle «Immacolatine».

I contributi del Liceo Artistico «Manzù», sia in termini di soluzioni scenografiche sia con la partecipazione di un gruppo di allievi, il gruppo folcloristico di Riccia, la Parrocchia del Sacro Cuore e quella di Campodipietra, hanno arricchito il tutto, regolato dal carattere sinodale voluto dall’autore del musical, don Michele Novelli. Fondamentale e motivata è stata anche la preziosa collaborazione del Museo dei Misteri della famiglia Teberino e di esperte sartorie per costumi e materiali di scena.

Nei saluti finali della seconda serata ci ha confortati tutti l’apprezzamento e la benedizione dell’arcivescovo Biagio Colaianni, che ha sottolineato i pregi della manifestazione. Per me, è stato particolarmente toccante il riconoscimento da parte del preside del Liceo «Galanti», Massimo Di Tullio, che ha ricordato i motivi del mio legame con l’istituto, per anni di attività teatrale con gli studenti, e ha ringraziato per l’opportunità che si era creata per un’ulteriore esperienza creativa con i giovani.

Proprio così, per uno strano gioco del destino di un docente che, negli stessi giorni, finiva di scrivere il diario delle sue esperienze teatrali, il racconto poteva chiudersi con quest’ultimo lavoro nella scuola a cui dedica Dal Palco alla Vita, promettendo di presentarlo in autunno presso il Palazzo GIL, come lo stesso Di Tullio ha garantito e ricordato nei saluti finali, in una delle giornate riservate al «Galanti» nella stessa sala.

Prima della seconda serata, l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Curia ha intervistato l’autore, il regista e i vari protagonisti, dai piccoli ai grandi, con la consueta professionalità, e ha anche assicurato una attenta e completa registrazione video, che permetterà di conservare un duraturo ricordo di questa esperienza unica nel suo genere.

Infatti, come già illustrato nel numero precedente della nostra rivista, lo scopo dell’opera era rappresentare le storie dei vari Misteri, animando le macchine e i figuranti della tradizione cittadina e del vissuto che le accompagnava, come testimoniato nell’Antico e nel Nuovo Testamento e nell’agiografia medievale.

Occorreva suggerire, soprattutto ai giovani, un nuovo e più convincente modo di rivivere il senso profondo di ogni scena che aveva ispirato il Di Zinno quando regalò ai contemporanei e ai posteri la Processione dei Misteri. Un’operazione, quella di don Michele, diretta a superare la patina musicale e fotografica dell’evento del Corpus Domini, per restituirgli lo spessore e la magia di eventi sì prodigiosi, ma anche e soprattutto educativi.

Vecchie e nuove generazioni hanno potuto apprezzare il significato autentico della tradizione, al di là degli stereotipi convenzionali ormai radicati nella popolazione. Questa nuova prospettiva dovrà rendere sempre più partecipata e coerente la visione dell’evento che richiama ogni anno visitatori nella regione.

I dialoghi e le canzoni da noi scritti per ricostruire gli episodi che componevano la struttura dell’opera sono stati affidati all’esecuzione di alunni e docenti del nostro Liceo Musicale «Galanti», splendida realtà voluta dalla riforma Moratti e degnamente rappresentata per la città di Campobasso in varie manifestazioni. Un impegno che ha ricevuto il riconoscimento e l’elogio del nuovo direttore del Conservatorio, presente allo spettacolo.

Un altro merito del musical è stato sicuramente quello di valorizzare anche le risorse del Liceo Artistico «Manzù» per le scenografie. Così come le altre scuole coinvolte, le primarie «Montini» e «Immacolatine», hanno saputo collegare il mondo dell’educazione alla nostra tradizione.

Infatti, un capitolo a parte nella Magia dei Misteri è stata la presenza di piccoli protagonisti impegnati nella recitazione di favole scritte da una giovane concittadina, che hanno dato leggerezza e incanto ai temi portati sulla scena con un Di Zinno interpretato con bravura da un attore di una compagnia teatrale amatoriale che ci ha donato anche una conduttrice sicura e precisa, mentre i bambini hanno giocato liberi e divertiti in un’ideale società ebraica, animando con i loro movimenti l’incanto degli spettatori.

Ma tutto lo spettacolo non avrebbe raggiunto il livello magico voluto e cercato dalla regia se la scuola di danza «Master Dance» non avesse legato il tutto con interventi puntuali e suggestivi, nella loro naturalezza, con coreografie per età dai 6 ai 18 anni.

La collegialità, che la Chiesa interpreta come sinodalità, ha caratterizzato un evento che resterà fondamentale nella vita religiosa e civile di Campobasso.

Un’opera giovanile celebra il Giubileo con arte e fede

di Don Michele Novelli

Se i passanti per via Mazzini voltano lo sguardo verso il giardino della Curia, troveranno una sorpresa piacevole: un mosaico per il Giubileo. È stato realizzato per la donazione di un sacerdote salesiano, Don Giovanni Carnevale, per il coinvolgimento dell’Associazione «Sopraitetti APS» e l’opera degli alunni della IIIª B del Liceo Artistico Manzù di Campobasso, coordinati dalla prof.ssa Teresa Mastrangelo.

Il Liceo, sotto la guida del preside Antonello Venditti e della vice preside prof.ssa Patrizia Oriente, nonché della prof.ssa Maria Cirelli, delegata al settore PCTO, già da vari anni promuove lodevolmente la collaborazione con l’Arcidiocesi per lavori a carattere religioso.

All’inaugurazione, avvenuta il 10 maggio 2025, uno degli alunni ha illustrato la genesi ed il significato del mosaico:

«Prima di illustrarvi il mosaico, vorremmo citare le parole di Papa Francesco durante la sua omelia per il Giubileo degli artisti: «Ma a che serve l’arte in un mondo ferito? Non ci sono forse cose più urgenti, più concrete, più necessarie? L’arte non è un lusso, ma una necessità dello spirito. Non è fuga, ma responsabilità, invito all’azione, richiamo, grido. Educare alla bellezza significa educare alla speranza».

Il nostro mosaico vuole trasmettere un messaggio di speranza, rappresentando la Porta Santa, situata nella Basilica di San Pietro, che si apre ogni 25 anni in occasione del Giubileo. Ad aprirla è proprio il Papa, che abbiamo raffigurato in bianco, simbolo di purezza e di rinascita. I raggi, collocati tra un paesaggio verde e il cielo, simboleggiano un rinnovamento spirituale, mentre le mani, in primo piano, richiamano persone di diverse nazionalità che aprono il loro cuore al nuovo anno giubilare e sperano in un mondo più ricco d’amore e perdono.

L’opera intende rappresentare il momento più significativo del Giubileo, arricchito da presenze di uno sfondo e da elementi simbolici che aiutano a capire l’importanza di questo evento religioso, le cui radici affondano nel ‘400.

L’apertura della Porta può essere intesa come un’occasione di grazia e salvezza, che proietta nel futuro la speranza di un’umanità nuova, più aperta, tollerante e giusta.

Inoltre, il Papa rappresentato di spalle, nell’atto di spalancare le ante della Porta, diventa simbolo tra l’uomo e Dio».

La cerimonia dell’inaugurazione è stata completata con l’intervento del preside Antonello Venditti, che si è complimentato con i ragazzi per l’ottimo lavoro ed ha rinnovato la collaborazione del Liceo con l’Arcidiocesi per progetti futuri.

La conclusione, con l’intervento del Vescovo e la sua benedizione al monumento e ai presenti, ha coronato questa suggestiva mattinata di maggio. Un suo pensiero particolarmente efficace è stato quello di proiettarsi nel tempo, quando i ragazzi di oggi, adulti domani, passando per via Mazzini, potranno dire al figlioletto: «Guarda quel mosaico, l’ha fatto papà (o mamma)».

Un sentimento di sereno orgoglio per aver contribuito a dar lustro alla città in un anno speciale come è quello del Giubileo.

 

 

Un appuntamento di grande valore spirituale, culturale ed educativo si terrà martedì 4 giugno 2025 alle ore 11:00, presso la suggestiva Chiesa di Santa Maria della Croce a Cercemaggiore (CB). Si tratta dell’evento intitolato:

“DALLA CROCE ALLA LUCE – LA VIA LUCIS”

Un itinerario spirituale e artistico tra fede e creatività

Promosso congiuntamente dall’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, dal Comune di Cercemaggiore e dall’Associazione Sopraitetti, in collaborazione con il Liceo Artistico “Giacomo Manzù” di Campobasso, l’evento rappresenta un’occasione preziosa per tutta la comunità locale di vivere un momento di profonda riflessione e bellezza.

Il progetto, nato dalla sinergia tra istituzioni religiose, civili e scolastiche, vede protagonisti gli studenti della classe IV B – anno scolastico 2024/2025 del Liceo Artistico che hanno realizzato quattordici icone originali raffiguranti le stazioni della Via Lucis: un percorso che, a partire dalla Resurrezione di Cristo, invita a camminare verso la luce attraverso l’arte e la spiritualità.

Le opere, frutto di un intenso lavoro creativo e meditativo, sono state guidate dalle docenti Prof.ssa Giusi D’Addona e Prof.ssa Maria Cirelli, con il coordinamento del dirigente scolastico Ing. Antonello Venditti.

L’iniziativa non è solo una manifestazione artistica, ma anche un invito a riscoprire il significato profondo della fede attraverso lo sguardo e la sensibilità delle nuove generazioni.