Con S. Ecc. Mons. BIAGIO COLAIANNI Arcivescovo di Campobasso-Bojano
L’incontro di formazione per i catechisti rappresenta un’opportunità preziosa per approfondire la propria fede, riflettere sulla Parola di Dio e rafforzare il cammino spirituale in comunità. Questo evento, che si terrà domenica 9 febbraio 2025, sotto la guida di S.E. Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo di Campobasso-Bojano, offre un momento di condivisione e crescita per tutti coloro che sono impegnati nel ministero della catechesi.
Il tema di quest’incontro, “Un Anno di Grazia del Signore. Riflessioni sul Giubileo Biblico”, ci invita a riflettere sul Giubileo Biblico, una grazia speciale che ci invita a riscoprire la Parola di Dio come fonte di salvezza e di speranza. Attraverso la riflessione di don Michele Tartaglia, biblista, e il confronto con i catechisti, questo incontro desidera non solo essere un momento di formazione, ma anche di preghiera e comunione fraterna.
L’appuntamento si aprirà con la preghiera iniziale, seguita dalla riflessione e si concluderà con la celebrazione della Santa Messa per rinnovare l’impegno cristiano e per vivere insieme la gioia della fede.
Vi invitiamo quindi a partecipare con spirito aperto e desideroso di crescita spirituale, in un clima di accoglienza e fraternità.
PROGRAMMA
Ore 17.00 Accoglienza e preghiera iniziale, accompagnata dal gruppo musicale “Voi siete di Dio” di Gambatesa.
Ore 17.15 Riflessione biblica dal tema: “Un Anno di Grazia del Signore. Riflessioni sul Giubileo Biblico”, a cura di don Michele Tartaglia, Biblista.
Momento di confronto e approfondimento sui temi trattati.
Ore 18.30 Celebrazione della Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo di Campobasso-Bojano
Domenica 9 febbraio 2025, Ore 17.00
Presso il Centro Pastorale Mater Ecclesiae – Campobasso
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Carissimi,
la Scrittura ci narra la storia della salvezza, il racconto del rapporto tra Dio e l’umanità. Una storia che inizia con la creazione e si compie con la resurrezione, alla fine dei tempi. In ogni momento di questa storia, Dio interviene costantemente, accompagnando gli uomini con la sua presenza, il suo amore, senza mai forzare le loro risposte. Anche quando l’uomo si allontana, Dio continua a manifestarsi, a purificare e risanare.
Nella prima lettura, Isaia si riconosce indegno di fronte a Dio: “Io sono un uomo perduto, un uomo dalle labbra impure”. Isaia rappresenta il popolo peccatore, che si è allontanato da Dio, ma che Dio continua a voler purificare. Anche Paolo, nell’epistola, si considera il più piccolo degli apostoli, indegno di essere chiamato tale per le sue azioni passate contro la Chiesa. Poi c’è Pietro, nel Vangelo, che si riconosce peccatore di fronte al Signore e gli dice: “Allontanati da me, perché sono un peccatore”.
In ogni caso, Dio si avvicina al peccatore, a chi si sente impuro, a chi lo ha perseguitato. E lo fa con il suo amore, con la sua presenza, con il dono di sé. Questo è il contesto nel quale Dio invita l’uomo a collaborare con lui, come nella chiamata di Isaia, che riceve l’incarico di portare la parola di Dio al popolo. Isaia si sente indegno, ma la parola che porta non è la sua, è quella di Dio stesso. Anche noi, come catechisti, siamo chiamati a diffondere la parola di Dio. Non siamo perfetti, ma è Dio che ci rende capaci di rispondere alla sua chiamata.
Nel Vangelo, vediamo come il Signore chiama Pietro e gli altri pescatori a seguirlo. Pietro, pur essendo esperto nel suo mestiere, non ha avuto successo. Ma quando obbedisce alla parola di Gesù, la pesca è abbondante. Questo ci insegna che dobbiamo fidarci della parola di Dio, anche quando sembra che ciò che facciamo non porti frutto. Dio si fida di noi, e a noi è chiesto di fidarci di Lui, rispondendo con generosità alla sua chiamata.
Il brano ci ricorda anche che non siamo mai soli in questo cammino. Pietro, quando si accorge della grandezza di Dio, chiama i suoi compagni a dargli una mano. Così, anche noi, come catechisti, siamo chiamati a collaborare tra di noi, senza giudicarci, ma sostenendoci reciprocamente. La chiamata che riceviamo non è un peso, ma una grazia. È un mandato che ci viene affidato da Dio, e ogni volta che rispondiamo, siamo in comunione con Lui e con gli altri.
Tutti noi siamo peccatori, ma Dio non si ferma di fronte alle nostre imperfezioni. La sua grazia è con noi, e attraverso di essa, possiamo essere strumenti del suo amore. Non dobbiamo cercare la perfezione, ma l’apertura al suo amore, che ci rende capaci di essere suoi collaboratori. Dio ci chiama non per quello che siamo, ma per quello che Lui può fare in noi, per la sua grazia.
Pietro, pur rendendosi conto della sua indegnità, risponde con fede. La sua risposta ci insegna a non rinunciare, nonostante le nostre debolezze. Così anche noi, quando sentiamo la chiamata, non dobbiamo pensare a quello che ci manca, ma a quello che Dio può fare in noi. La grazia di Dio non è mai vana, ma opera costantemente in noi.
Dobbiamo aprirci alla grazia di Dio, che ci rende capaci di rispondere alla sua chiamata con generosità. Il nostro impegno come catechisti, come testimoni di Cristo, non si basa sulle nostre forze, ma sulla sua grazia, che è sovrabbondante. Se accogliamo questa grazia, possiamo rispondere con un cuore aperto e disponibile, come Isaia, Paolo, Pietro e gli altri discepoli, che hanno risposto “Eccomi, manda me”.
Domenica 9 febbraio 2025
+ S. Ecc. Mons. Biagio Colaianni
Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano
L’Arcidiocesi di Campobasso – Bojano e l’Ufficio Catechistico Diocesano invitano tutti i catechisti dell’Arcidiocesi al secondo incontro di formazione, che si terrà domenica 8 giugno 2025, alle ore 16:00, presso i locali del Centro Pastorale della Parrocchia Mater Ecclesiae di Campobasso.
Il tema dell’incontro sarà: “O TUTTI O NESSUNO: Linee guida per una catechesi inclusiva. Racconto di una esperienza”.
Sarà presente l’Equipe dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Pescara, che condividerà un’esperienza concreta e consolidata di catechesi inclusiva, rivolta a tutti, con un’attenzione particolare a coloro che vivono situazioni di fragilità nelle comunità parrocchiali.
Il pomeriggio proseguirà con laboratori di gruppo, pensati per offrire strumenti e strategie ai catechisti impegnati nell’accompagnamento educativo e spirituale delle persone più vulnerabili.
PROGRAMMA DELL’EVENTO
Tutti i catechisti sono invitati a partecipare per vivere un prezioso momento di formazione, scambio e riflessione condivisa, nell’ottica di una catechesi realmente aperta e accogliente.
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