Il ritorno del Crocifisso originale nella chiesa di Santa Maria della Strada, a Matrice, il recupero di un’opera d’arte sacra e un evento dal profondo significato spirituale e comunitario. L’immagine del Cristo crocifisso che per decenni aveva accompagnato le preghiere dei fedeli torna nel suo luogo originario, restaurato e custodito, segno tangibile di una memoria che resiste e di una fede che non si spegne.

Le parole di Sua Eccellenza Mons. Biagio ci aiutano a rileggere questo evento non solo come un fatto storico o devozionale, ma come un segno vivo della fedeltà di Dio che accompagna il cammino del suo popolo. Il Crocifisso ritrovato e benedetto oggi diventa per Matrice memoria di sofferenza, redenzione e speranza: una presenza silenziosa ma eloquente che continuerà ad abitare le preghiere e le attese della comunità.

Omelia di S. Ecc. Mons. Biagio Colaianni in occasione della restituzione e benedizione del Crocifisso originale nella sua sede storica. Chiesa di Santa Maria della Strada (Matrice). 25 giugno 2025

RIMANERE RADICATI IN CRISTO. LA VERA FEDE CHE PRODUCE FRUTTI BUONI

Il Signore, in modo semplice e diretto, ci offre sempre gli insegnamenti essenziali della vita che riguardano tutti noi. Nel brano del Vangelo, viene dato un avviso importante: dobbiamo stare attenti ai falsi profeti. Ma chi sono questi falsi profeti? Secondo la Scrittura, sono coloro che predicano la parola di Dio senza essere coerenti con essa. Parlano, ma non mettono in pratica ciò che dicono, e la loro vita non corrisponde al messaggio che annunciano.

Il profeta vero è colui che non solo proclama la parola di Dio, ma la testimonia anche con la propria vita. Al contrario, i falsi profeti usano la parola di Dio per il proprio interesse personale, senza preoccuparsi del bene degli altri. Le loro opere non sono mai in sintonia con ciò che Dio insegna, che è sempre volto al bene del popolo.

Come ci insegna l’esempio dell’albero: un albero buono produce frutti buoni. Se una persona è veramente un profeta di Dio, i frutti della sua vita saranno buoni. Se, invece, è un falso profeta, i frutti non saranno buoni, proprio come un albero cattivo non può dare frutti buoni.

Anche oggi, i “profeti” non sono solo coloro che proclamano la parola di Dio, ma anche quelli che, in molti contesti, si presentano come guide. Oggi, ad esempio, vediamo tanti “influencer” o “promoter” sui social media. Molti di loro si definiscono leader, ma la differenza tra un vero profeta e un falso profeta sta nel fatto che il vero profeta agisce per il bene degli altri, non per il proprio interesse. Il falso profeta, invece, è egoista, autoreferenziale e cerca solo di trarre vantaggio per sé stesso.

Anche in ambito religioso, dobbiamo fare attenzione. Ci sono predicatori che, pur parlando di Dio, usano la parola per i propri scopi personali. Ma il vero profeta è colui che agisce per il bene di tutti. La differenza tra chi agisce per amore di Dio e chi lo fa per interesse personale è evidente nei frutti che porta: quelli per il bene comune sono frutti buoni, mentre quelli egoistici sono frutti cattivi.

In un mondo dove spesso prevalgono le voci di chi cerca il proprio tornaconto, è fondamentale restare radicati in Cristo, come ci insegna la Scrittura. Come Abramo, che si fidò di Dio nonostante le difficoltà, anche noi dobbiamo avere fiducia in Lui. Abramo aveva ricevuto una promessa, ma quando non vedeva realizzarsi ciò che gli era stato detto, si lamentò. Dio gli rispose dicendo di non temere, poiché la sua ricompensa sarebbe stata grande.

La fede implica fidarsi di Dio anche quando le cose non vanno come vorremmo. Quando eravamo bambini, ci fidavamo dei nostri genitori non perché ci dimostravano sempre le cose, ma perché sapevamo che ci amavano. La stessa cosa vale con Dio: dobbiamo fidarci di Lui, non per quello che ci fa vedere, ma per il Suo amore che ci dà sicurezza. Questo è ciò che ci porta a credere.

Abramo, accogliendo la promessa di Dio, credette e la sua fede divenne la base per la realizzazione di quella promessa. Dio gli assicurò che la sua discendenza sarebbe stata numerosa come le stelle del cielo.

Anche noi, se ci fidiamo di Dio, saremo come l’albero che porta buoni frutti. Se rimaniamo radicati in Cristo, anche noi potremo produrre frutti buoni che gli altri potranno apprezzare. La comunità è l’albero che cresce con l’aiuto di tutti: ognuno di noi, con la propria fede, contribuisce al bene comune. La fede che abbiamo ricevuto nel battesimo è quella che ci unisce a Cristo, l’albero che dà vita e nutrimento a tutti i suoi rami.

In ogni piccola comunità, l’albero di Cristo cresce e produce frutti buoni. Dobbiamo ricordare che i frutti che produciamo, anche se piccoli, sono visibili e utili per chi ci sta intorno. Così come il crocifisso è oggi visibile per tutti, anche i frutti buoni che produciamo devono essere condivisi con chi ci cerca, con chi ha bisogno di speranza e di forza.

Impariamo, quindi, a fidarci di Dio, a seguire il Suo esempio, e a vivere secondo i Suoi insegnamenti. Se faremo così, saremo alberi buoni che producono frutti buoni per tutti, rimanendo sempre radicati in Cristo, che è la nostra linfa vitale.

Chiesa di Santa Maria della Strada 25 giugno 2025

+ S. Ecc. Mons. Biagio Colaianni