Il quarantesimo di presbiterato di Don Ugo Iannandrea
Con grande gioia e profondo coinvolgimento festeggiato il presbitero Don Ugo Iannandrea nella parrocchia di Sant’Antonio Abate a Campobasso. In 40 anni, ha donato tutto se stesso nella sua missione, la sua una vita offerta al servizio di una comunità unita ed operosa che oggi ringrazia e abbraccia il suo pastore.
Un padre premuroso
Carissimo Don Ugo, con grande gioia, affetto e profonda commozione ti porgiamo i nostri migliori auguri per il tuo 40esimo presbiterato nella nostra Parrocchia. Siamo tutti onorati ed emozionati di poter festeggiare con te questo bellissimo avvenimento. In questi anni abbiamo potuto apprezzare le tue qualità umane, la tua sensibilità spirituale, semplicità e attenzione pastorale alle persone.
Questo bel momento è un’occasione per fare il bilancio di tutto ciò che hai fatto per noi: ci hai accompagnati con pazienza e con senso di appartenenza a questa chiesa. Ti rendiamo grazie di aver servito con caparbietà e presenza assidua in tutto il tuo operato. Ci hai sostenuto con il cuore lasciandoci liberi di camminare affianco a te e molte volte ne abbiamo approfittato, non tenendo conto della tua disponibilità e bontà che ci hai sempre offerto gratuitamente.
In questo momento solenne ringraziamo Dio del dono che sei stato per noi per metà della tua vita, con pregi e difetti. Con questi sentimenti vogliamo iniziare questa Santa Celebrazione dicendoti una sola parola: GRAZIE per la tua grande disponibilità, affetto, semplicità e fede, doti che tu hai fatto sempre trasparire. In questo momento ci stiamo rendendo conto di quanto importante sei per tutti noi, un Padre che ha sempre accompagnato i suoi figli. L’augurio che possiamo farci reciprocamente è quello che tu ci hai insegnato: amarci per avere sempre una chiesa unita. Grazie di cuore dei tuoi sorrisi, caro don Ugo, e per averci accompagnati nelle nostre vite. Sei stato presente in tutto, nelle cose belle e meno belle e non ci hai lasciati mai soli, testimoniando l’amore di Dio in mezzo a noi. Caro don Ugo, non possiamo che augurarti ancora tante cose belle e una serena vita in salute e nella grazia di Dio.
I tuoi parrocchiani
La comunità saluta il vescovo Biagio Colaianni
Carissimo Padre Biagio, permetteteci di uscire un po’ dagli schemi non usando il termine “Eccellenza”. In questa occasione della Sua visita nella nostra Parrocchia abbiamo avvertito la necessità di chiamarLa Padre, in quanto Lei è il nostro vero padre e pastore spirituale della Diocesi di Campobasso/Boiano. Oggi viene tra i suoi figli per condividere insieme la nostra esperienza di chiesa Parrocchiale con l’avvenimento dei 40 anni di servizio del nostro caro Parroco Don Ugo e con il passaggio di testimone a Don Francesco, che accogliamo con tanto affetto e gioia.
Reverendissimo Padre Biagio, La accogliamo con affetto e stima. La Sua presenza tra noi ci porta ad avere un conforto dando a Lei rispetto e obbedienza, perché Lei rappresenta il Cristo vivente.
Oggi siamo entusiasti e insieme a Lei vogliamo pregare per questa Parrocchia. Il nostro desiderio è quello di migliorarci, di crescere sempre di più nell’amore di Cristo, di aggiornarci ai tempi che si evolvono per essere vicini alle nuove generazioni, valorizzando quanto Don Ugo ci ha insegnato e guidato in questo stare insieme.
Ci auguriamo che con la Sua presenza, insegnamenti e vicinanza, possiamo insieme gustare la parola di Gesù e farla accrescere sempre di più in noi.
Per questo, caro Padre Biagio, concludiamo porgendo il saluto della nostra parrocchia ed in particolare di tutti gli operatori pastorali, augurandoci di camminare insieme con incontri sereni e di vera familiarità e che tutti possano avvertire la presenza di un Padre buono e misericordioso come Lei in mezzo ai suoi figli.
Grazie della Vostra presenza.
La comunità
Don Ugo ha saputo sostenere il suo popolo cristiano con un cuore accogliente valorizzando i carismi con cui lo Spirito arricchisce le comunità nei singoli fedeli. È stato nelle parole di Mons. Biagio Colaianni un sacerdote libero, ha saputo educare ed evangelizzare insegnando ad amare. Raccoglie dolci frutti, alla fine del suo mandato e con commozione consegna la sua comunità matura nella fede al suo successore.