BASILICA MINORE DELL’ADDOLORATA

La Basilica Minore dell’Addolorata di Castelpetroso è un luogo di riconciliazione e di pace per i tanti pellegrini nazionali ed internazionali. Costruita in seguito alle diverse apparizioni dell’Addolorata con Gesù morto, mentre lo offre al Padre, diffonde il messaggio mariano di Castelpetroso: un appello alla conversione ed alla collaborazione dell’opera salvifica. Per questa ragione il Santuario accoglie i pellegrini per accompagnarli nel loro cammino di fede, attraverso la Riconciliazione e l’Eucaristia. Il Santuario di Maria Santissima Addolorata, Patrona della Regione Molise, è luogo di consolazione e di sicura speranza per quanti, immersi nelle tenebre, sono alla ricerca della luce di Dio. È parte dell’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, il cui Vescovo è Mons. Biagio Colaianni, che la guida direttamente attraverso un Vicario episcopale e Rettore. La cura pastorale è affidata ad alcuni ai sacerdoti diocesani, alle suore Serve del Signore e della Vergine di Matará, insieme ai collaboratori laici.
 
STORIA
Dopo due anni dalle prime apparizioni, nel 1890 inizia la costruzione del Santuario di Maria Santissima Addolorata che sarà completato nel 1975, grazie alla tenacia del comitato pro santuario e ai vescovi che lo hanno diretto. Ogni pietra scolpita è il frutto delle offerte dei numerosi fedeli, italiani ed emigrati, che ancora oggi sono legati a questo luogo, come i figli alla propria madre. Il Santuario di Maria Addolorata a Castelpetroso è un importante luogo di culto sorto in seguito a eventi straordinari avvenuti a partire dal 1888. Due contadine, Fabiana Cicchino e Serafina Valentino, furono testimoni delle apparizioni della Vergine Addolorata, che si manifestò in una visione celeste con il Figlio morto tra le braccia, il 22 marzo e il 1° aprile. Nonostante lo scetticismo iniziale, le voci delle apparizioni si diffusero rapidamente, attirando pellegrini da tutta la regione. Il 26 settembre 1888, il Vescovo di Bojano, Monsignor Francesco Macarone Palmieri, si recò sul luogo sacro per indagare sulle presunte apparizioni ed ebbe la grazia di vedere la Madonna Addolorata così com’era apparsa alle due contadine. Il punto esatto dell’apparizione fu segnato da una croce, e nei mesi successivi cominciarono a verificarsi i primi miracoli, tra cui la guarigione del giovane Augusto Acquaderni, affetto da tubercolosi ossea, che bevve l’acqua della sorgente miracolosa sgorgata ai piedi della rupe.Questi eventi spinsero Carlo Acquaderni, padre del ragazzo guarito, a promuovere la costruzione di un santuario in onore della Vergine, dopo che nel gennaio del 1889 vide insieme al figlio l’apparizione di Maria Addolorata.
Con il sostegno del Vescovo di Bojano, Monsignor Francesco Macarone Palmieri, venne affidato all’Ingegner Francesco Gualandi di Bologna il progetto del tempio, che iniziò a prendere forma nel 1890. Tuttavia, la costruzione fu rallentata da difficoltà economiche e dalla morte del Vescovo nel 1897, lasciando il progetto in una fase di stallo per diversi anni. Il completamento definitivo del santuario avvenne sotto la guida di monsignor Alberto Carinci, che, tra il 1943 e il 1977, si adoperò per portare a termine l’imponente opera, con la costruzione di cappelle, la cupola, e la realizzazione della Via Matris e la cappella del Luogo delle Apparizioni. Durante il suo episcopato, furono realizzate le decorazioni interne, tra cui altari, mosaici e la pavimentazione. La consacrazione avvenne il 21 settembre 1975, due anni dopo che la Vergine Addolorata fu proclamata patrona del Molise da Papa Paolo VI. Oggi, il Santuario di Maria Santissima Addolorata a Castelpetroso è un luogo di consolazione e di sicura speranza per migliaia di pellegrini che lo visitano ogni anno. Questo luogo sacro, nato in seguito a diverse apparizioni mariane, è divenuto un punto di riferimento spirituale per tutta la Chiesa.
Fin dagli inizi, la rupe delle apparizioni è diventata meta di pellegrinaggi, per lo più spontanei, sia da Castelpetroso, ma anche da i paesi vicini. Però dopo qualche anno, a partire dal 1893, sono nati dei pellegrinaggi organizzati, i quali, ancora oggi raggiungono il Santuario a piedi percorrendo anche 80 km. È una testimonianza di fede e di sincera devozione alla Vergine Santissima Addolorata, la quale accoglie i suoi figli pellegrini desiderosi di lasciarsi abbracciare dalla Madre. Tra i pellegrinaggi storici ricordiamo Alife (CE), Baselice (BN), Castello del Matese (CE), Castelpetroso, Pietramelara (CE) e S. Gregorio Matese (CE).
 
ARTE E ARCHITETTURA
Progettata in stile neogotico dall’ingegner Francesco Gualandi di Bologna, la Basilica, interamente scolpita in pietra locale, è un inno a Maria e al Molise. La prima pietra venne posta il 28 settembre 1890. Ha una pianta di tipo radiale, con sette cappelle laterali, e si sviluppa su una superficie di circa 2.800 metri quadrati. La parte centrale simboleggia il cuore di Maria, mentre le cappelle laterali le sette spade, a ricordo dei suoi sette dolori. La cupola ha un’altezza di 52 metri e la sua imponenza attira verso l’alto lo sguardo del pellegrino. Tale disposizione planimetrica è d’immediata lettura, se si osserva la volumetria dell’intero complesso architettonico: dall’alto corpo centrale, sovrastato dalla cupola, si dispongono a raggiera i bracci più bassi delle cappelle. Incastonati tra le svettanti torri campanarie, che racchiudono la facciata tripartita dai pilastri, sormontati dai caratteristici gigli, spiccano i tre portali ricamati di mosaici nelle lunette e di rosoni lobati sui quali campeggiano i pinnacoli. È un intarsio di pietre, che riporta alle arti antiche dei molisani, alla metafora della mano esperta che tesse il tombolo. Tutto l’ornato della facciata è opera di artisti della pietra locali, dei fratelli Chiocchio di Oratino e dei fratelli Pasquini di Pietrasanta.
 
TOUR VIRTUALE
Video Tour: https://youtu.be/vUSvpwqTxCg
Visita il sito: https://www.santuarioaddolorata.it/benvenuto/
 

Un luogo incantevole dove custodire la fede e la pace

La bellezza della Via Matris

Immagina un percorso che unisce natura, arte e spiritualità, capace di toccare il cuore di chiunque lo attraversi. Questa è la Via Matris della Basilica Minore dell’Addolorata di Castelpetroso, un cammino che celebra la figura della Vergine Maria Addolorata, patrona del Molise.
La Via Matris si snoda in un sentiero immerso nel verde, circondato da una natura che invita alla pace e alla riflessione. Lungo il percorso, sette stazioni raccontano i dolori vissuti da Maria durante la vita di suo figlio, Gesù. Ogni stazione è arricchita da sculture che trasmettono emozione e profondità, permettendo ai visitatori di immedesimarsi nel viaggio di fede e sofferenza della Madonna.
Questo cammino non è solo un momento di preghiera per i fedeli, ma un’esperienza per chiunque desideri concedersi un attimo di silenzio e contemplazione. La bellezza delle opere artistiche, unite all’atmosfera di raccoglimento, rende la Via Matris un luogo unico, dove ogni passo invita a scoprire un nuovo significato.
Raggiungere la basilica, maestosa e imponente, è il culmine di questo viaggio spirituale. La sua architettura gotica e la vista panoramica mozzafiato sono un dono per il corpo e per l’anima.
La Via Matris di Castelpetroso è un luogo in cui il sacro e il quotidiano si incontrano, parlando a tutti con un linguaggio universale: quello della bellezza e della fede. Un’esperienza che resta nel cuore, anche quando il viaggio è finito.