CUSTODIRE OGNI VITA, Messaggio per la giornata della Vita 2022

6 febbraio 2022, 44a Giornata nazionale per la vita.

E’ posta da anni proprio nella prima domenica di febbraio, quando la neve lascia il posto al grano che, da essa custodito con tenerezza, ora riprende, si rialza e velocemente cresce. E’ il tempo della fioritura del mandorlo, fedele sentinella della primavera. E le giornate si fanno più lunghe, il sole è tiepido anche negli aspri giorni della merla.

La vita infatti ha le sue leggi e i suoi ritmi. Custodire ogni vita è il precetto antico, che attraversa i secoli, dato dal Creatore ad ogni carne, posta nel giardino dell’Eden, perché fosse dall’uomo “coltivato e custodito “ (Gen 2,15).

Ed il tema della custodia della vita, di ogni vita. Un tema che ci interroga e ci fa spaziare sul terreno della concretezza. Con i suoi SI e i suoi NO! Vita allora è saper intravedere nel cuore dei nostri ragazzi, nelle scuole, i loro talenti, per farli germogliare in pienezza.

Vita è incoraggiare, pur davanti a risultati incerti e frammentari, sulla scia di quell’ottimismo formativo che sa guardare sempre oltre, come docenti e genitori. Ed anche come preti, per cogliere la tenacia di un popolo, nonostante le chiese vuote per la grande paura. Ma nei loro occhi, tu come Pastore, doni vita quando sai scorgere ben di più del numero! Ne senti l’ansia, ne interpreti il desiderio e ne cogli lo sguardo dagli orizzonti nuovi.

Vita è quando sai combattere con chiarezza i fenomeni negativi che portano al bullismo e creano i ragazzi difficili, per strada, che si lasciano trascinare dalle logiche della violenza, fino a compiere gesti offensivi. Dona vita chi li sa correggere e liberare da questa cultura di prepotenza.

Vita è la Parola che ci nutre di speranza nella preghiera.

Vita è sostegno alla maternità, sullo schema iniziato positivamente dell’Assegno unico, che crea tanta fiducia nelle nostre case, specie dove ci sono tanti piccoli che girano attorno alla tavola. Ma per il Molise, vita sarebbe anche quel bonus contro la fuga dai comuni interni, già assegnato dall’Abruzzo, in base alla legge 32, recentemente approvata con autentica progettualità, che assegna anche 2.500 euro in favore dei nuclei familiari che risiedono nei Comuni più difficili da raggiungere. Un vero premo fedeltà!

Vita è custodire le aree interne, perché non siano abbandonate, in preda ai cinghiali. E’ poi sostegno alle stalle, tramite un prezzo giusto per il latte, nel doveroso rispetto degli accordi presi in novembre che garantirebbe 41 centesimi al litro, prezzo equo che ora sta diventando sempre più necessario per l’alto costo delle energie di produzione.

Vita è saper dare al momento opportuno gli aiuti agli impianti sciistici delle nostre belle montagne, per evitare che siano sempre più “Cenerentola”, in confronto con altre aree più favorite.

Vita è favorire le nostre aree archeologiche, pensando ad una figura esperta per l’area di Sepino perché finalmente possa dare dignità curata e bellezza promozionale alle nostre risorse antiche.

Vita è l’arte che resta tale, senza strumentalizzazioni subdole, com’è avvenuto al Festival di Sanremo, ringraziando invece le voci coraggiose di coloro che si sono saputi distinguere per le loro riflessioni alte e acute sul razzismo, sulla disabilità, sulla insidia della mafia.

Vita è lottare sempre di più contro il covid, con l’unica grande arma che abbiamo: il vaccino, che è per noi quasi un privilegio, rispetto alla povertà di certi Paesi. A loro infatti non è stato concesso di  produrre i vaccini da soli, togliendo loro il diritto del brevetto, che limita il diritto alla Vita.

Vita è ricominciare, come Sofia Goggia, che ha saputo accettare, affrontare e superare il brutto incidente sulle nevi, “affidando il suo cammino alla volontà di Dio, spalancando le sue braccia”, come lei ha detto con coraggio eroico.

E Vita è gioire per la saggezza di Mattarella, che nel suo discorso ha parlato della dignità di un popolo, declinandola in tante forme popolari quotidiane, per recuperare i carcerati, i disabili, fermare i femminicidi, star vicino ai precari e agli anziani, gioire per i nostri progressi scientifici e sociali. Vita è, dunque, la difesa di ogni dignità!

E mi piace chiudere questo mio appello, come Pastore della nostra terra del Molise, con un testo bellissimo di papa Francesco, che lui ha pronunciato proprio all’inizio del suo Ministero petrino. Ed in quella piazza di san Pietro, davanti allo stupore di tutti, v’ero anch’io. Ci disse così:  Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire egli altri, per custodire il creato! La vocazione del custodire non riguarda solo noi cristiani, ci precede e riguarda tutti. E’ il custodire l’intero creato, come ci viene chiesto nel libro della Genesi. E’ aver rispetto per ogni creatura e per l’ambiente in cui viviamo, con amore, specialmente per i bambini, i vecchi e coloro che sono più fragili e che vivono nella periferia del nostro cuore. E’ aver cura l’uno dell’altro nella famiglia. Così i coniugi si custodiscono reciprocamente e si prendono cura dei figli e anche i figli diventano custodi dei genitori. E’ il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene.

Vita è Cristo che ce la restituisce in ogni nostro morire.

p. GianCarlo vescovo

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